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Eventi di ieri

Con la visione di questa pagina si possono ripercorrere gli eventi più importanti vissuti dal Maestro in questi ultimi anni, attraverso filmati, servizi televisivi, articoli di giornali e interventi  di personalità del mondo dell’Arte e della cultura.

2008 – 28 Maggio
Incontro con il Santo Padre
Sergio Nardoni, ricevuto da Sua Santità Benedetto XVI in occasione della consegna della sua “Annunciazione“.

 

 

2008 – 28 Maggio
Incontro con il Santo Padre
Sergio Nardoni, ricevuto da Sua Santità Benedetto XVI in occasione della consegna della sua “Annunciazione“.

 

2008 – Maggio
Ritratto a Silvio Berlusconi
Il Maestro Nardoni esegue il dipinto dedicato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ritraendolo nella sua residenza di Portofino.

 
 

2008 – giovedì 26 Giugno
Collocsazione dipinto della SS. Trinita
Collocazione e inaugurazione della  Pala d’Altare di Sergio Nardoni dedicata a ” MARIA; DONNA DELLA SS. TRINITA’ ” nella chiesa di S. Lucia al Borghetto a Tavarnelle Val di Pesa ( Firenze ).

2008 – martedì 1 Luglio
Premio Paestum alla carriera
Consegna del Premio Paestum alla carriera e Mostra Antologica del maestro Sergio Nardoni nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Paestum.

 
 

2008 – Agosto
Omaggio ad Anna Magnani
Mostra interamente dedicata alla grande attrice premio Oscar nel centenario della sua nascita. Porta del Parco,  San Felice Circeo.

2008 – Domenica 21 Dicembre
Inaugurazione della piramide musiva istoriata
Cerimonia di inaugurazione della Piramide musiva istoriata di Sergio Nardoni “La profondità in superficie” alla presenza delle Autorità, della stampa e della partecipazione di un folto pubblico.

 
 

 2009 – Mercoledì 8 Aprile
“Premio “Strega Ambiente”
Mercoledì  8 aprile 2009, nell’incantevole cornice della Città di Stresa sulle rive del Lago Maggiore tra l’Isola Bella e l’Isola Borromeo, Sergio Nardoni è stato insignito del prestigioso PREMIO AMBIENTE alla Carriera.

 2009 – Giovedì 14 Maggio
Ritratto di Cesare Prandelli
Il Mestro esegue il dipinto dedicato a  Cesare Prandelli, ritraendolo davanti ad una luminosissima Firenze.

 
 

2009 – Martedì 8 Dicembre
Mosaico di San Lazzaro
A Sambuca Val di Pesa si è inaugurato martedì 8dicembre, festa dell’Immacolata, il mosaico rappresentante il miracolo della Resurrezione di Lazzaro eseguito dal maestro Sergio Nardoni.

2009 – Domenica 20 Dicembre
Premio Passignano
Il 20 dicembre 2009 è stato consegnato a Sergio Nardoni il prestigioso Premio “Domenico Cresti detto il Passignano” per il suo impegno di artista poliedrico, per il suo notevole contributo culturale e per la sua
sensibilità artistica.

 
 

2010 – 25 – 26 Settembre
La modella per l’arte premio Regione Piemonte 2010
Nel corso della XXXIV manifestazione nazionale “La modella per l’Arte” svoltasi ad Acqui Terme il 25 e 26 settembre 2010, è stato assegnato a Sergio Nardoni dall’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte,

2010 – Mercoledì 29 Settembre
Storie di santi a Pontassieve
Collocazione dei dipinti di San Michele Arcangelo e San Giovanni Gualberto nel Palazzo Comunale di Pontassieve (FI)

 
 

2011-Sabato 19 Febbraio
Mostra antologica “il Genio Ingenuo”
Si è inaugurata sabato 19 febbraio 2011 al Museo Archeologico di Fiesole la Mostra Antologica di Sergio Nardoni  “Il genio ingenuo – le stagioni della vita e della pittura (1970 – 2010)” curata da Giovanni Faccenda.

2011 – 19 Marso  22 Maggio
Mostra per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Si è inaugurata sabato 19 marzo 2011 nella Sala delle Colonne del Palazzo Comunale di Pontassieve, la Mostra di Sergio Nardoni  “Pontassieve, anche qui Risorgimento – la Toscana e l’Unità d’Italia”, organizzata  per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e curata da Pier Francesco Listri

 

 2011 – martedì 10 Maggio
“Ulisse e le Sirene”
Lavorazione e installazione del bassorilievo in terracotta invetriata cm. 300×300 Hotel Villa Sirio, Santa Maria di Castellabate (SA)

 2011 – martedì 17 Maggio
XXXI Palio delle contrade della città di Fucecchio
In una Piazza Vittorio Veneto gremita all’inverosimile è stato presentato il Palio della XXXI edizione del Palio delle Contrade della Città di Fucecchio che quest’anno celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’opera è stata presentata dall’Artista, dagli organizzatori, dai rappresentanti delle Contrade e dalle Autorità.

 

2011 – 7 – 22 Giugno
Un viaggio in Cina
Nardoni ha ricevuto dalla Sichuan University of China l’invito per visitare i Campus Universitari della città di Chengdu ed elaborare e presentare il progetto di un Master a Firenze per gli studenti della Facoltà di Belle Arti della stessa Università.

2013 – Luglio
Memorie dall’oriente
Dopo la serie di conferenze sul suo lavoro tenute presso la Sichuan University of China a Chengdu (Sichuan Province),  nel 2013 Nardoni apre uno studio a Pechino (Beijing, China) dove risiede alcuni mesi l’anno e dove ha eseguito una lunga serie di ritratti, tra i quali quello del popolare regista cinese Zhang Ji Zhong.

 
 

 2013 – Dicembre
Memorie d’Oriente
20 quadri del Maestro
SERGIO NARDONI
con l’intervista all’artista di Daniela Pronestì per Toscana e la ripresa televisiva di Toscana TV, in collaborazione con La Nazione di Firenze presso il Ristorante i 4 Amici di Firenze. Presenterà la serata Fabrizio Borghini, Presidente di Toscana Cultura

2011 – 7 – 22 Giugno
“INNO”
Mosaico si silicio, smalto vetroso e foglia d’oro su sfera di resina e acciaio, diam. cm.120, Rimini, Collezione Privata.
Il Maestro fiorentino ha dedicato un’intera stagione alla realizzazione di questa sfera interamente rivestita di mosaico, che rappresenta dal punto di vista tecnico operativo un vero primato, non esistendo precedenti nella storia di un mosaico istoriato su superficie convessa.

 
 

Nardoni a Venezia

Giovanni Faccenda presenta Sergio Nardoni (Parte prima)

Luca Alinari – Sergio Nardoni costruttore di felicità

Sergio Nardoni – Sala delle Colonne Pontassieve

Album fotografico

Il Pittore dei Principi

Galleria disegni

Galleria sculture dipinte

Galleria dei ritratti – Portraits Gallery

Galleria Top 100

L’Artista, giunto ormai ai 40 anni di intensa attività e di battaglie artistiche – l’una e le altre esposte nella scorsa primavera in quella che non ha esitato a definire “la mostra della sua vita” al Museo Archeologico di Fiesole – ha attentamente selezionato 100  opere dal suo sterminato archivio, appositamente per questa sua pagina web.

Si tratta di una numerosa ma accurata scelta di opere che ripercorrono, dagli esordi degli anni Settanta fino alle monumentali opere pubbliche di questi ultimi anni, il lungo cammino intrapreso.
Si passa infatti dall’approfondita opera di ricerca degli inizi, caratterizzata dalle atmosfere rarefatte degli interni e dei paesaggi quali  Figura con Firenze in fondo, che testimoniano la personale rilettura di Bueno, Annigoni e dei Pittori moderni della realtà, ad opere come  Santa Croce,  costruite su suggestioni spaziali insieme classiche e metafisiche,  fino all’ attuale confronto con i miti più popolarmente conosciuti come il ciclo dedicato al Cinema o ai Maestri del Novecento, testimoniati qui da quadri come Una carezza per Anna e  L’amante metafisica.

Della metafisica darà poi una sua originale  interpretazione, poetica e venata di deliziose cadenze, che si specchia  sia nel ciclo degli Innamorati e dei Viandanti che nelle grandi composizioni mitiche di opere come Ratto di Europa e Apollo e Dafne.

Ma nessuno come Giovanni Faccenda nel suo saggio “Al confine tra il certo e il vago: escursioni pop di un nuovo realismo magico”, di cui qui di seguito riportiamo un brano, ha saputo tracciare con sapienza e sensibilità il percorso storico-critico di questo Artista colto e raffinato che ha attraversato i travagliati 40 anni a cavallo dei due millenni  con taglio modernissimo pur mantenendosi immune ad ogni moda del momento.

 

“… Nardoni comincia così a distinguersi per una iconografia abitata da varie peculiarità che gli valgono l’apprezzamento del pubblico e della critica.
È, principalmente, quella penombra magica e fortemente evocativa, che sigilla come in uno scrigno segreto le diverse composizioni di oggetti/soggetti, ad affascinare lo spettatore: vi si mescolano, invisibili, alterni stati d’animo e qualche trepidazione, nella crescente consistenza di un pulviscolo che occulta altre recondite impressioni.

La pittura si offre in tutta la sua misteriosa suggestione: godibile, già all’approccio, nella ricchezza degli impasti e la raffinata stesura, rapisce coloro che si spingono più in profondità per la sapiente orchestrazione dei toni.
Bagliori rarefatti, diresti spirituali, tendono inoltre ad accendere, con arcane accezioni, il senso di immagini come sospese nel tempo.
Uno sviluppo – e non una svolta –, consequenziale e coerente, interviene a caratterizzare l’opera di Nardoni all’inizio degli anni Novanta.

Si ampliano i temi, mutano i fondali.
Scene vagheggiate di miti e di uomini interrompono a tratti le vertiginose prospettive di mirabili paesaggi, e tra scoperta e memoria l’esercizio del pittore dà ora conto di singolari accadimenti in molte enigmatiche rappresentazioni.
Anche la figura umana – lo si evince da una serie di eccellenti ritratti – esprime in questo frangente urgenze discordanti: le accomuna uno scavo intenso e complicato, condotto in quei territori dello spirito perpetuamente immacolati.

Nardoni pare guardare al buono che è in ogni uomo, alle virtù che elevano un’esistenza, sebbene egli conosca e finemente descriva – in emblematiche allegorie – quel bizzarro, talvolta affannoso mestiere che è il vivere.  
Ancora qualcosa di significativo succede, nella storia del pittore, all’alba del nuovo millennio.
Egli è ormai un artista di successo, conosciuto e stimato; nonostante questo, assai distante da lui rimane ogni pericolosa forma di appagamento.

Due cicli pittorici di rilevante spessore – gli omaggi ai Maestri e i miti del cinema – compendiano e sviluppano un sempre più serrato itinerario intellettuale.
Vi collimano il passato e il presente di Nardoni; in alcuni esiti, vi è persino dato di scorgere una parte del suo futuro.
Il ricorso al simbolo mediatico o alla citazione sposta in un contesto pop ogni contributo figurativo.

Con lo stesso fine concettuale con il quale Lichtenstein «usa» i personaggi dei cartoni animati, Rauschenberg le bottiglie di Coca Cola, Warhol le confezioni di zuppa Campbell’s o i volti di star famose, Nardoni adotta riferimenti visivi conosciuti e li inserisce all’interno del proprio teatro immaginario, ove la maschera di Arlecchino – ricorrente al pari di suonatori, danzatrici e circensi – è da considerarsi, in questo senso, primitivo modello.

Che tutto questo avvenga con encomiabili esempi di pittura – e non attraverso l’algida tecnica della serigrafia utilizzata da numerosi artisti americani – è merito cospicuo di un autore mantenutosi indifferente ad ogni moda del momento.
Conosciamo, del resto, la natura, l’impegno e l’immutabile serietà di Nardoni.
Lontano da omologazioni, volgari apparentamenti, pretestuose prese di posizione, egli continua ad offrirci, ispirato come pochi, un patrimonio di valori e di bellezza, divenuto purtroppo raro.”